Ginger Bread Cream Tarte, Namelaka all’amaretto e lamponi freschi

Ricette di dolci con la selezione Matilde Vicenzi

Chi non ama gli omini di pan di zenzero? Nessuno sa resistergli, soprattutto se sono anche golosi! Stupite i vostri ospiti con questa strepitosa ricetta: Ginger Bread Cream Tarte, Namelaka con Amaretti di Matilde e lamponi freschi. Provatela!

Autore: Matilde V.

Ingredienti ricetta

Per la base di zenzero:

500 g farina 00
180 g zucchero di canna integrale o Muscovado
250 g burro a temperatura ambiente
35 g di miele
1 uovo
15 g cannella
10 g di zenzero
2 g di noce moscata
1 g di pepe
2 g di sale

Per la ghiaccia reale:

250 g di zucchero a velo
40 g di albume pastorizzato
Pasta di zucchero colorata o confettini colorati

Per la namelaka all’amaretto e lamponi freschi:

150 g di latte intero
225 g di cioccolato bianco
100 g di amaretti frullati
100 gr di amaretti sbriciolati grossolanamente
330 g di panna da montare
10 g di glucosio
4,5 g di gelatina

Per la decorazione dell'omino pan di zenzero:

250 g di confettura di lamponi già pronta
500 g di lamponi freschi
Confettini colorati
Pasta di zucchero

Attrezzatura

Stampo ginger bread maxi da 18/20 cm. In alternativa, potete realizzare una sagoma di cartone che adagerete sulla pasta frolla e taglierete con un cutter. L’omino a quel punto può assumere qualsiasi forma, scegliete voi!
Frullatore a immersione
Planetaria con tutte e 3 le fruste (gancio farfalla, gancio per montare, gancio per impastare)
Fruste elettriche
Sac à poche con bocchetta d’acciaio liscia da 22 mm circa
Pentola alta e stretta
Termometro alimentare
Vassoio di cartone oro rettangolare della grandezza adatta al biscottone

Preparazione dolce

Cominciate inserendo in una ciotola o in planetaria il burro tagliato a tocchetti e lo zucchero di canna. Amalgamate per qualche minuto con la frusta (o gancio K). Aggiungete poi il miele e l’uovo e mescolate. Aggiungete ancora la farina setacciata, il sale e le spezie. Una volta pronto l’impasto, lasciatelo riposare per mezz’ora in frigo.
Preriscaldate il forno a 170° C ventilato. Tirate fuori l’impasto dal frigorifero e stendetelo tra due fogli di carta forno con il matterello. Con l’aiuto di uno stampo a forma di omino da 18/22 cm, realizzate 2 sagome; bucherellate la superficie con la forchetta e adagiatele nella teglia del forno. Cuocete in forno per 12 min o fino a doratura del biscottone. Una volta che i biscotti saranno pronti, lasciateli raffreddare.
Passate a preparare la namelaka. Mettete la gelatina in ammollo in 15 g di acqua freddissima. Nel frattempo, in un pentolino fate sciogliere il glucosio nel latte e poi, a fuoco spento, aggiungete la gelatina strizzata fino a completo scioglimento. Spezzettate il cioccolato bianco in un contenitore alto e stretto e versate sopra il composto di latte, glucosio e gelatina. Frullate il tutto con un frullatore ad immersione. Successivamente, unite al composto la panna un po' alla volta. Infine, mettete il composto in frigorifero per un’intera notte, coprendo il contenitore con la pellicola a contatto. La mattina seguente, montate il composto con le fruste elettriche fino ad ottenere una consistenza soda e vellutata. Aggiungete gli amaretti frullati e mescolate con una spatola, dal basso verso l’alto. Infine, inserite la namelaka in una sac à poche con bocchetta liscia.
Preparate la glassa reale per decorare una delle due sagome, mescolando semplicemente il glucosio con lo zucchero a velo e gli albumi pastorizzati.
Passate al montaggio! Prendete una delle due sagome biscottate che fungerà da base e spalmate su un lato la confettura ai lamponi. Su di essa, con la sac à poche, realizzate tanti ciuffi di namelaka coprendo l’intera superficie. Cospargeteci sopra i restanti amaretti sbriciolati e i lamponi interi. Con la glassa reale, la pasta di zucchero e i confettini di cioccolato procedete a decorare l’altro biscotto. Una volta terminato, sovrapponetelo all’altro biscotto farcito.
Et voilà, l'omino pan di zenzero è pronto per essere gustato!

Curiosità

La namelaka è una mousse che nasce dall’errore di uno chef giapponese e significa “ultra cremoso”. Anche se il nome può spaventare, è facilissima da fare!