Care amiche,
oggi concentriamo la nostra attenzione sull’importante tema della sicurezza alimentare e delle relative intolleranze.

Intervista a Monica Martino blogger di BionutrichefIn questo caso, ci aiuterà Monica, un’amica foodblogger, ma soprattutto una biologa esperta in materia alimentare.

Se ancora non conoscete Monica, questa è l’occasione buona per fare la sua conoscenza, grazie a questa interessante intervista.

Buona lettura!


Matilde Vicenzi: Buongiorno Monica, da quanto tempo ti occupi di temi legati all’attenzione alimentare?

Monica Martino: Buongiorno! Da circa un anno prima della laurea; dopo la quale da quando ho iniziato a frequentare corsi specifici e, poi, praticando le mie consulenze in materia di igiene e sicurezza alimentare.

Matilde: Come nasce la tua attenzione verso allergie e intolleranze alimentari?

Monica: Ahimè o per fortuna (dipende dal punto di vista) anche io appartengo alla categoria degli intolleranti! Il poter esternare attraverso il mio blog la mia esperienza da intollerante senza dover rinunciare alla buona tavola, secondo testimonia che intolleranze e allergie alimentari non sono un incubo ma la voce del nostro organismo che ci dice: “Voglio cambiare qualcosa”.
Ho capito che servivano due cose: maggior equilibrio fisico/psicologico e buona base alimentare, che in buona sostanza corrisponde alla dieta mediterranea, che – lo ricordo – è patrimonio immateriale dell’umanità riconosciuto dall’Unesco.

Matilde: Quale rapporto ci può essere, secondo te, tra una persona ipersensibile a certi alimenti e… il piacere della tavola?

Monica: È tutta una questione di testa, secondo me. E’ importante affrontare la cosa con il sorriso e non lasciare che l’intolleranza/allergia mini il rapporto con il cibo e la convivialità, perché chi sente il disagio lo trasmette anche agli altri.

muffin

Matilde: E per i dolci?

Monica: Come con tutte le cose, mai abusarne più del dovuto… e il miglior dolce è sicuramente la frutta che nella sua semplicità ha tutti gli ingredienti necessari per una giusta dose di carica per il nostro organismo. Dico questo anche se sono un’appassionata di Sacher (preparata da me, ovviamente)!

Matilde: Vedo con piacere che dedichi molte energie alla divulgazione delle ricette adatte a chi è intollerante o allergico: per te si tratta di lavoro, di piacere o di… tutt’e due?

Monica: Il blog è uno strumento della mia professione: facile dire “Devi mangiare questo piuttosto che quest’altro” in modo alquanto sterile, mentre consigliando o proponendo come preparare le pietanze credo di possa dare un servizio in più alla persona che si rivolge al nutrizionista, rassicurandola.
E visto che quando cucino mi diverto e mi rilasso è anche un piacere esternare il risultato del tempo speso a cucinare, come si vede qui:

Matilde: Quali sono i “luoghi della rete” dove porti avanti la tua conversazione?

Monica: In primo luogo il mio blog, ovviamente, “Esperimenti in cucina: una Biologa ai fornelli” con la sua giovane fan page su Facebook. Poi mi trovate su Veganblog.it dove propongo alcune ricette vegane del mio blog, su Magnabook e su altri canali tra cui CiboVino, dove ho pubblicato il mio primo articolo su quel sito. Non dimentichiamoci che un certo discorso lo stiamo intavolando anche con MatildeTiramiSu!!!
Ah, mi trovate anche sul mio sito personale!

Matilde: Cosa pensi del modo in cui si parla dei temi delle ipersensibilità alimentari? Secondo te le informazioni che circolano sono adeguate, sufficienti, corrette?

Monica: Qui vorrei citare il compianto prof. Carlo Cannella, il quale diceva “Il vero problema non è che si parla poco di alimentazione, ma che se ne parla troppo e male”.

Matilde: Vi sono a tuo parere preconcetti o idee sbagliate su questi temi?

Monica: I preconcetti nascono da chi non sa o si informa male… in fondo è questo lo scopo dei gruppi di cui ho parlato poc’anzi.

Matilde: Com’è la situazione per chi è allergico o intollerante a certi alimenti, per quanto riguarda i dolci?

Monica: Il boom economico ha portato allo stravolgimento delle buone abitudini alimentari (farina bianca e zucchero raffinati, troppi cibi in scatola, etc) il che ha comportato all’aumento delle patologie legate dell’alimentazione. Solo dopo molte campagne di sensibilizzazione, l’industria alimentare ha iniziato a comprendere il problema, e finalmente oggi chi è intollerante e/o allergico può concedersi una pausa dolce adatta alle proprie esigenze. Devo dire che, anche se mi capita di comprare biscotti o dolci confezionati industrialmente, preferisco sempre preparare qualche specialità con le mie mani e la mia fantasia.