Ci siamo ispirati al Giro d’Italia, una delle più grandi corse ciclistiche al mondo, che negli ultimi anni è quasi sempre partito dall’estero. Anche il nostro dolce giro della penisola infatti, fa tappa oltreconfine.

Lo sapevate che uno dei dolci più famosi della tradizione napoletana, fu in realtà inventato in Polonia?

Stiamo parlando del babà: l’ideatore di questa prelibatezza partenopea sarebbe stato il re polacco Stanislaw Leczynski, noto buongustaio, che da appassionato lettore de “Le mille e una notte” chiamò la sua invenzione culinaria “Alì Babà”.

Quando, dalla corte del re, il babà arriva poi in Italia assume la forma di “fungo” a tutti nota, ed entra a tal punto nella cultura napoletana gastronomica e non, che per esprimere affetto o stima si usa anche dire “Si nu’ babà“!

Anche la zuppa inglese come si può immaginare dal nome, deve le sue origini ad un dolce d’oltremanica, il trifle inglese che appare sulle tavole italiane nel Rinascimento.

Intorno al 1800 Ferrara e Bologna fanno loro questa tradizione, apportandovi piccole migliorie e creando il dolce fresco e delizioso che tutti noi apprezziamo in queste calde giornate estive.

O meglio, quasi tutti noi…

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=4GzmqlFEP9k]

Proseguiamo il nostro giro con un dolce il cui destino è scritto nel nome: le “chiacchiere“!

Quasi ogni città d’Italia le chiama con un nome diverso: sono le bugie a Genova, le gale a Vercelli, i cenci in Toscana, fiocchetti a Rimini, le frappe a Roma e così via…

Ma quelle vere sono napoletane… o no?

Quel che è certo è che sono tipiche del periodo di Carnevale, il momento dell’anno in cui tutto, per qualche giorno, funziona in modo giocoso, particolare, fantasioso… E le chiacchiere diventano il dolce di tutti!

Torniamo vicino a Napoli per concludere il nostro breve giro con la delizia al limone, ideato da un membro illustre della tradizione pasticcera campana, Carmine Marzuillo nel vicino 1978, ma ormai entrato di diritto nell’olimpo dei dolci tipici della regione.

Base di pan di Spagna bagnata in uno sciroppo fatto con il limoncello di Sorrento e ricoperta da soffice crema al limone… persino in Giappone se ne sono innamorati!

Un motivo in più per continuare a creare nuove ricette (da inviarci :P), chissà mai, che tra noi ci sia il prossimo Carmine Marzuillo!