La sfoglia di qualità ha il suo perché. Anzi, 192!

Care amiche, la sfoglia non è solo una delle basi più famose e amate in pasticceria, ma è anche una delle più utilizzate nei prodotti Matilde Vicenzi! Mi è già capitato di raccontarvi la storia di mio nipote Giuseppe, arrivato fino al Giappone per trovare il modo migliore di realizzare le Millefoglie con il burro, secondo la ricetta artigianale.

Perché una millefoglie degna di questo nome ha molti più strati di quelli che pensate: riuscite a immaginare quanti ne ha una Millefoglie di Matilde? Vi do un piccolo suggerimento: partite dai primi tre strati composti da sfoglia, un velo di burro e ancora sfoglia, ripiegateli altre 6 volte e otterrete… ben 192 strati, quanti sono quelli delle mie Millefoglie.


Questo conferisce loro grande friabilità, ma è il burro a dare quel sapore inconfondibile. Quest’ultimo, nella preparazione della sfoglia permette un piccolo miracolo di gusto, che non è possibile con la margarina: si scioglie in bocca, con il tepore del palato. 

Questo ingrediente ha però una peculiarità: oltre che più nobile della margarina, che è frequentemente usata per le sfogliatine comuni, il burro è anche più delicato e non ama la luce. Per questo motivo le Millefoglie di Matilde hanno una confezione pensata per proteggerle dalla luce, così da non vanificare tutto l’impegno di mio nipote Giuseppe all’epoca, nel produrle.

Perché il suo motto è sempre stato “Fare il pasticcere non è un mestiere, è un’arte”, in cui crediamo anche noi, ancora oggi.

E voi amiche mie, vi cimentate mai nella preparazione della sfoglia? Fatemi sapere, ci tengo!