In capo al mondo per una sfoglia di qualità: la storia di Giuseppe Vicenzi

La sfoglia è una delle mie grandi passioni, ma è merito di mio nipote Giuseppe se nel tempo è diventata buona come la conoscete oggi. Oggi voglio raccontarvi la storia delle mie Millefoglie di Matilde dal principio, mie care!

Era circa il 1970, la Pasticceria Matilde Vicenzi era già conosciuta per gli Amaretti di Matilde e i Savoiardi Vicenzovo: la qualità e l’autenticità dei prodotti erano infatti già allora obiettivi che mio nipote perseguiva con impegno.

Giuseppe non era per niente soddisfatto delle sfogliatine che trovava in commercio. Per replicare industrialmente la preparazione della sfoglia, i produttori del tempo sostituivano al burro la più economica margarina che, a differenza dell’ingrediente più nobile della ricetta tradizionale, rende la sfoglia più lavorabile dalle macchine.

Il burro ha però una sua particolarità: si scioglie non appena lo si mette in bocca, conferendo alla sfoglia una fragranza diversa, più persistente e gratificante, tipico dei dolci artigianali fatti in casa.

Durante la sua ricerca, in cui l’unica prerogativa era preparare delle sfogliatine che rispettassero la tradizionale ricetta con il burro, Giuseppe approdò in Giappone: lì trovò un impianto all’avanguardia che gli permise di prepararle come un vero pasticcere.

Nacquero così le sfogliatine della Pasticceria Matilde Vicenzi, quelle che voi, amiche mie, conoscete come Millefoglie di Matilde. Raggiungere la bontà che tanto ci piace non è stato semplice, ma l’uso di ingredienti nobili, come vuole la ricetta tradizionale, e la passione in quello che facciamo, ci hanno permesso di riuscire nel nostro intento.

E voi, cosa apprezzate di più nella sfoglia?

Io vi ho confidato il segreto di Giuseppe, confidatemi i vostri!